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giovedì 28 dicembre 2017

Recensione «La saga del Dominio - Le lame di Myra» di Licia Troisi


Si muoveva al ritmo delle lame rosse, abbassandosi, alzandosi, roteando su se stesso, mentre i walud disegnavano archi letali attorno alla sua figura minuta.


Buongiorno a tutti Librosi, e Buone Feste!




Sono un po' sparita ultimamente, ma saprò farmi perdonare. Infatti oggi finalmente riuscirò a parlarvi del romanzo apre la nuova saga creata dalla regina del fantasy europeo, Licia Troisi: La saga del Dominio - Le lame di Myra.


Dico finalmente, perché dopo giorni di blocchi e crisi d'astinenza da libri, ho potuto finalmente terminare questa lettura.
I giorni corrono veloci, gli impegni sono sempre molteplici, ma grazie al cielo esistono le feste e le sere da trascorrere sotto le coperte con una luce notturna a leggere in tutta tranquillità.

Ma torniamo a noi, La saga del Dominio è una trilogia non ancora conclusa, composta da: Le lame di Myra e da Il fuoco di Acrab.
Con ogni probabilità, il terzo volume uscirà verso la fine dell'anno 2018, anche se non ne sono sicura al 100%. La mia è una semplice supposizione dettata dalla logica, in base a ogni quanto vedo uscire i romanzi di quest'autrice.

Titolo: La saga de Dominio - Le lame di Myra
Data di pubblicazione: Ottobre 2016
Autrice: Licia Troisi
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Fantasy
Prezzo di copertina: €19,00
Disponibile anche in eBook: €7,99
e in formato tascabile: €12,50

TRAMA
Dopo l'apocalisse dei Cento Giorni d'Ombra, il Dominio è stato quasi interamente ricoperto di ghiacci e nevi. Solo le terre più a Sud rimangono temperate e rigogliose, mentre a Nord si muovono popoli in costante lotta per la sopravvivenza, spesso in guerra tra loro. La grande federazione di clan agli ordini di Acrab ha però un sogno molto più grande che la conquista di un pezzo di terra. Lui non vuole solo trovarsi uno spazio all'interno del Dominio, ma vuole rovesciarlo, distruggendo il potere dei maghi detti Camminanti. La loro magia, infatti, sfrutta la sofferenza degli Elementali, che i Camminanti hanno ridotto in schiavitù, mentre Acrab immagina un regno dove umani ed Elementali covivano.
La strada per arrivarvi, però, passa attraverso la conquista dei numerosi regni che compongono il Dominio, una cruenta battaglia dopo l'altra.
In prima fila nell'esercito di Acrab vi è Myra, che il comandante ha salvato dall'arena degli schiavi e cresciuto come una figlia. La sua abilità con i walud, le spade a forma di mezzaluna, ha assicurato all'esercito di Acrab la vittoria in più di un'occasione.
Ora, però, Myra ha un'altra e più personale battaglia da combattere. A differenza di quanto ha sempre creduto, ha scoperto infatti che la sua famiglia non è stata uccisa per una disputa sulla terra, ma per un segreto che porta alla morte chiunque ne venga a conoscenza.
Myra parte così alla ricerca della verità, in un lungo viaggio attraverso il Dominio con il solo appoggio di Icenwhart, un drago rinnegato dal suo popolo per aver stretto amicizia con un umano. Battaglia dopo battaglia, incontro dopo incontro attraverso lande desolate e città meravigliose, Myra scoprirà così i contorni di una macchinazione destinata a cambiare il destino del suo mondo e, forse, anche a distruggerlo.

L'AUTRICE
Nata a Roma nel 1980, Licia Troisi è l'autrice fantasy più venduta al mondo, grazie allo straordinario successo delle saghe del "Mondo Emerso", della "Ragazza Drago", e dei "Regni di Nashira", tutte pubblicate da Mondadori.
Laureata con una tesi sulle galassie nane, collabora con l'Università di Roma Tor Vergata come astrofisica.
Per Mondadori, nel 2015, ha pubblicato anche Dove va a finire il cielo, il suo primo libro di divulgazione scientifica. 

LA MIA RECENSIONE
Ho sempre avuto un debole per i romanzi di Licia, anche se alcune saghe non sono mai riuscita a leggerle o mi sono rifiutata ("Mondo Emerso" e "Pandora"); forse un giorno mi rifarò, ma con tutto quello che ho già da leggere, non so se mi basterà una vita xD
Quindi per questo voglio premettere che la mia recensione è stata fatta alla base di questo, ossia senza poter fare un paragone con le opere precedenti, di maggior rilievo, di questa giovane autrice.
Le lame di Myra uscì praticamente il giorno del mio compleanno, non potevo non acquistarlo e ad oggi posso dire di non aver fatto poi così male. Ma devo avvertirvi, La saga del Dominio non è un libro propriamente semplice.

Il Dominio è un mondo popolato da uomini e creature di diverse razze, che vivono in diverse terre ognuna con le proprie usanze e tradizioni.
Ho trovato estremamente affascinante questo mondo, di una fantasia assolutamente geniale, che rende queste terre quasi vere e molto credibili. Tutto sommato abbastanza apprezzabili.

Myra è la protagonista, una ragazza di diciotto anni, dall'indole guerriera; forte, agile e abile nell'arte del combattimento.
Tutte qualità che sembra avere sin dall'infanzia, ma che sono state sicuramente valorizzate e perfezionate da suo padre Fadi, un uomo forte e possente, ma dal cuore tenero, che decise di adottarla quand'era ancora in fasce.
I primi otto anni di Myra furono anni di gioia, di serenità e affetto, stroncati poi da un tragico avvenimento che pose fine all'esistenza di quella bambina felice e candida, come candidi i suoi capelli. Myra quella notte cambiò per sempre, come anche la sua voce; lacerata da un urlo di dolore e terrore nell'assistere alla tragica uccisione di suo padre.
Quella notte perse ogni cosa, l'affetto di una famiglia e la sua fanciullezza, tutto ciò che le rimase furono delle spade a forma di mezzaluna, walud, così si chiamano. Spade rosse di fuoco, che tagliano e bruciano perché forgiate nel sangue di un Drago del Deserto. Armi dalle quali Myra non si separerà per nessuna ragione al mondo e unico lascito di suo padre.
Ma la nostra giovane protagonista nasconde un segreto ben più grande, un destino, del quale nemmeno lei risulta esserne a conoscenza, ma che le sarà rivelato man mano nel corso del suo viaggio.

Myra ne passerà tante dopo l'uccisione di Fadi, e si ritroverà in terre ostili, conoscerà la fame, il dolore, la paura e rischierà la vita in un'arena per gladiatori.
È proprio qui che viene salvata da Acrab; un uomo dai tratti stranieri, molto agile, intelligente e forte, che decide di prenderla con sé dopo aver potuto ammirare le sue abilità in campo.
La crescerà e la istruirà come un padre, ed è l'unico uomo di cui Myra si fida ciecamente e di cui ha stima e rispetto.
Il progetto di Acrab è quello d'impadronirsi di tutto il Dominio, ponendo fine a corruzione, fame e povertà.
Ma Myra presto si separa da lui, perché col passare degli anni ha maturato la consapevolezza di non riuscire a vivere e a combattere senza prima esser riuscita a sconfiggere le sue ombre interiori. Myra vuole sapere chi ha ucciso suo padre e perché.
Così abbandona Acrab con una scusa, e parte per un lungo e pericoloso viaggio alla ricerca di risposte e verità.

Lungo il suo cammino farà la conoscenza di Icenwharth, un possente drago di ghiaccio rinnegato da quelli del suo popolo perché entrato in stretto contatto con un bambino di essere umano molto tempo prima.
Di tutto il romanzo ho apprezzato tantissimo la figura di questa creatura, la sua descrizione e il temperamento di Icenwharth ne fanno un compagno di viaggio splendido e fedele.
È molto particolare che Myra sia riuscita a farsi apprezzare da questa nobile e schiva creatura, da tutti temuta e considerata ostile, ma anche questo fa parte di un disegno ben architettato.

Un'altro personaggio che accompagnerà Myra sarà Marjane, una bambina di tredici anni, che desidera solamente poter essere libera e cambiare il suo destino, e che per questo deciderà di unirsi prepotentemente con Myra. Inizialmente potrà risultare appiccicosa, capricciosa e decisamente una palla al piede per Myra, che si ritrova a doverle fare da balia e accompagnatrice, e che spesso cercherà di cacciarla via anche in malo modo. Ma della quale si potrà apprezzarne davvero la presenza nei capitoli successivi, quando si dimostrerà finalmente all'altezza di poter viaggiare con la protagonista.

Altro membro che si unirà alla squadra sarà Kyllen, giovane mago sui vent'anni, dai capelli bianchi e gli occhi verdi, che decide di fuggire dal Consesso per cui lavora, dopo esser stato testimone di una scioccante rivelazione. Spinto quindi da ideali di giustizia nei confronti degli Elementali, creature magiche assoggettate al potere dei Camminanti, di cui anche lui si serve, ma sempre con grande rispetto, si butterà alla ricerca di un uomo: Graffias.
Un personaggio oscuro, che sta tramando nell'ombra e che diverrà presto oggetto delle ricerche anche di Myra; ecco perché i due si ritroveranno presto o tardi a collaborare insieme. E del quale ci verrà svelata la sua vera identità verso gli ultimi capitoli.

Più o meno questo è "l'identikit" generale dei personaggi.
Dunque, inizio dal setting particolare che personalmente ho tanto apprezzato, come gli accenni ad alcune armi o cibi dai nomi fantasiosi e originali. Tutto ciò rende più realistica questa storia.
La trama è molto semplice, forse anche un po' troppo scontata a dir la verità, e onestamente fino alla fine ho sperato che Graffias non fosse chi ad un certo punto si inizia a sospettare sia, mi aspettavo qualcosa di più intricato, anche perché la premessa lasciava presagire così. Ma non posso dire di non aver comunque apprezzato la cosa, in quanto il romanzo è solamente agli inizi e ciò lascia pensare a grandi sviluppi per i prossimi due volumi, o per lo meno questo è ciò che personalmente mi aspetto.
E poi non è sempre detto che da una trama semplice non possano nascere degli sviluppi interessanti e accattivanti, anzi, spesso si rivelano le migliori storie.
I nomi delle varie regioni e delle varie città invece sono molto complesse, come anche complesse ho trovato le classi e le razze attribuite ai molti personaggi che popolano questo romanzo; spesso mi hanno confusa portandomi a non capire più molto bene chi fosse cosa o appartenesse a cosa, costringendomi spesso a dover tornare indietro per rileggere quelle parti in cui veniva accennato. Ma logicamente ciò avrebbe reso la lettura molto poco scorrevole e così ad un certo punto ho dovuto rinunciare sforzandomi il più possibile per entrare in contatto con il mondo narrato e i suoi protagonisti, senza troppe interruzioni, sperando che pian piano le idee diventassero meno offuscate.

Questo è stato il mio problema, che può esser stato causato da qualche mia disattenzione o magari proprio dal romanzo in sé, questo non sta a me dirlo.
Sarei quindi curiosa di conoscere anche la vostra opinione a riguardo :)
Altre note dolenti non ne ho, la narrazione mi è sembrata tutto sommato dettagliata, piacevole e ben ritmata, forse alcuni punti sono risultati un po' lenti, ma nel complesso si rivelano utili al fine di permettere al lettore di entrare in confidenza con i personaggi, con i loro pregi e difetti, che emergono nel tempo.

flashback, che compaiono di tanto in tanto, come anche i racconti introspettivi, che emergono per alcuni personaggi e che ci rivelano di più su di loro e sul loro passato, ci permettono di andare a comporre lentamente un puzzle sempre più completo della storia.
Inoltre non ho potuto fare a meno di notare la crudezza di alcune scene descritte, e che credo di non aver mai ritrovato in altri racconti dell'autrice, ma forse mi sbaglio.

Anima romantica qual sono, sono stata anche molto attenta ad alcuni atteggiamenti e gesti che, involontariamente o no, Myra e Kyllen si scambiano.
Myra in minor modo, in quanto sembra avere un cuore di ghiaccio e un atteggiamento distaccato e talvolta anche un po' arrogante, a dispetto di Kyllen che si dimostra sempre più interessato e attento nei suoi riguardi.
Che ci sarà del tenero?
Lo scopriremo solo leggendo.

CONCLUSIONI
E finalmente pongo fine alla vostra agonia nell'aver dovuto leggere questo mio immenso poema xD (vi chiedo immensamente scusa per esser stata così prolissa questa volta).

Non me la sento veramente di giudicare negativamente questa nuova saga della nostra cara Licia Troisi, che a mio parere dà l'idea di essere una "signora trama", seppur molto semplice, che potrebbe prendere delle pieghe sicuramente interessanti.
Mio malgrado non posso fare assolutamente paragoni con le sue opere precedenti, avendone lette relativamente poche, per cui mi baso solamente su ciò che ho letto finora. Anche se non penso sia nemmeno corretto giudicare un autore e le sue opere facendo dei paragoni.
Ogni opera è a sé, e in ognuna di esse un autore mette sempre un pezzetto della sua anima e tanto impegno, sperando che arrivi al cuore dei lettori. Per tanto ogni opera deve essere apprezzata singolarmente e non facendo inutili paragoni tra vecchie e nuove.
Questo lo dico, perché sotto mano spesso mi sono passate recensioni in cui questo dato veniva sottolineato pesantemente. E onestamente è una questione su cui non transigo, trovo questo atteggiamento assolutamente privo di rispetto nei confronti di un autore e delle sue opere.
Che poi ci sono quegli autori che scrivono solo per denaro, non è un segreto e purtroppo qui si dovrebbe aprire un'altra parentesi, ma non sono assolutamente dell'idea che questo sia il caso di Licia Troisi, che ritengo un'autrice valida e di tutto rispetto.

Io sono decisamente curiosa di conoscere gli sviluppi della Saga del Dominio, il secondo libro è già in mano mia, anche se purtroppo dovrò abbandonarlo per un po' per dedicarmi a molte altre richieste e ad una challenge dedicata al magico mondo di Hogwarts; della quale potete trovare il banner nella home, scorrendo nelle colonnine laterali, e potrete seguirne le evoluzioni man mano attraverso i miei prossimi post.

Come sempre, consiglio la lettura della Saga del Dominio a chi adora quest'autrice e le sue storie, a chi ama il fantasy e le storie di redenzione e crescita interiore, dove il protagonista è costantemente messo a dura prova e il suo carattere e il suo animo vengono temprati da lunghi viaggi e vicende in cui la sola cosa che resta da fare è affrontare le proprie paure e i propri limiti, con a fianco i compagni giusti...!

LA COVER
Bellissima, cattura lo sguardo e ci trasmette un senso di freschezza glaciale, tipico delle terre narrate, e quell'alone di mistero e fiamme che avvolge la protagonista. Che ci viene subito presentata con le sue caratteristiche fisiche che la rendono particolare: capelli bianchi come la neve e occhi rossi come sangue.
Sul retro, invece, possiamo ammirare il dorso di Icenwharth in tutto il suo splendore e la sua mole.
Il titolo, la cui prima "O" di Dominio è formata dall'incrocio dei due walud, le spade di Myra, è semplicemente originale e geniale.

La SAGA
La Saga del Dominio è composta da:
1. Le lame di Myra (2016)
2. Il fuoco di Acrab (2017)
3. (2018)

VOTO CONCLUSIVO

PASSION RATE
Assente

Ora sono curiosa di conoscere anche la vostra opinione, fatevi avanti! ;)

--Nocturnia--



2 commenti:

  1. Sono arrivata qui per caso nel tuo blog, ma apprezzo i contenuti che hai e lo splendido banner! Ho un amore e odio con la troisi, ma mi è piaciuta la tua recensione e lo schema che segui. Ti leggerò volentieri :)

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    Risposte
    1. Carissima, ti ringrazio per il tuo feed e il tuo follow! È sempre un piacere e una grande soddisfazione.
      Ho fatto una capatina anche nel tuo angolino, è ne sono rimasta affascinata, così mi sono aggiunta molto volentieri anch'io ai tuoi lettori ^^
      Grazie ancora e colgo l'occasione per augurarti buon anno! ♥ ;)

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