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domenica 14 gennaio 2018

Recensione «È solo una storia d'amore» di Anna Premoli


Che vada al diavolo l'epico. Mi basta e avanza scrivere una mediocre storiella d'amore. Cosa vuoi che sia?


Terza e ultima lettura di questo mese, per la Reading Challenge "Tutti a Hogwarts con le tre Ciambelle"!
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Oggi vi parlerò infatti del romanzo È solo una storia d'amore di Anna Premoli; una delle mie autrici preferite, e (al momento) unica autrice romance che apprezzo tantissimo per le sue storie accattivanti, molto ironiche e divertenti.

Titolo: È solo una storia d'amore
Data di pubblicazione: Novembre 2016
Autrice: Anna Premoli
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Comedy Romance
Prezzo di copertina: € 9,90
Disponibile anche in eBook: € 0,99

TRAMA
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l'inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l'unico, l'agente letterario e l'editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere.
Disperato e a corto d'idee, in cerca d'ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, "rosa": un genere che Aidan disprezza. Perché secondo li quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d'oggi è capace di scrivere una banale storia d'amore... O no?

L'AUTRICE
Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata.
La scrittura è arrivata per caso, come "metodo antistress" durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi.
Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L'amore non è mai una cosa semplice e L'importanza di chiamarti amore.

Se volete conoscere meglio questa fantastica autrice, vi consiglio di visitare il suo blog:
Anna Premoli || Economista di professione, scrittrice per caso

LA MIA RECENSIONE
Ho letto svariati libri di Anna e finora quasi nessuno mi ha mai delusa.
Le storie di Anna, come vi dicevo, sono molto simpatiche, i personaggi femminili hanno carattere e difficilmente si lasciano mettere i piedi in testa. Solitamente sono immuni al fascino degli uomini troppo carismatici e pieni di sé e preferiscono dare tutte loro stesse per la loro carriera facendosi largo, con le unghie e con i denti se necessario, anche tra la concorrenza maschile. E ciò, spesso porta gli uomini appartenenti alla categoria citata prima a cercare di rivaleggiare con loro. Battibecchi e litigi piuttosto divertenti prendono vita rendendo molto più vivaci e movimentate queste storie che lentamente portano portano sempre ad una maturazione in entrambi i personaggi, che imparano ad affrontare gli ostacoli insieme e ad apprezzarsi sempre di più nonostante i mille difetti.

È il caso anche di questo romanzo. I protagonisti sono:
Aidan; scrittore di trentacinque anni, borioso, sfacciato, con alle spalle un passato di fallimenti che lo hanno portato a sentirsi parecchio messo da parte dalla sua famiglia. Don Giovanni piuttosto sexy e affascinante, e fiero di aver ottenuto col suo primo (ma anche unico) romanzo un bel Premio Pulitzer che lo ha reso piuttosto noto e apprezzato da critica e lettori.
Ma la sua fama è destinata ben presto a scemare a causa di un improvviso blocco, che non gli permette di trovare la giusta ispirazione per un prossimo libro. Un problema abbastanza importante quando si ha un agente e un editore che non ti danno respiro: l'editore dal canto suo ha già provveduto ha dare un anticipo piuttosto sostanzioso, mentre il suo agente Norman (suo caro amico dall'età del liceo) preme e insiste affinché si sforzi a quel punto di puntare su un romanzo rosa, prodotto editoriale molto apprezzato e che per questo aiuta a fatturare molto di più.
C'è un unico problema: Aidan odia il genere rosa, non sa che farsene. Fosse per lui quel genere dovrebbe sparire, in quanto soltanto mera spazzatura.
Norman a quel punto gli mette in mano uno dei romanzi firmati da una tale di nome Delilah Dee, autrice che finora ha sfornato tantissimi libri uno dopo l'altro, con un record di 12 romanzi in cinque anni, affinché possa prendere spunto e farsi un'idea.
Poco prima di congedarsi dal suo ufficio, Aidan riceve una proposta da Norman; quella di partecipare ad uno show televisivo in cui avrebbe preso parte anche la tanto apprezzata Delilah Dee, la quale sarebbe stata oggetto dell'intervista da parte del conduttore.
Quale occasione migliore per un uomo che ama essere sempre al centro dell'attenzione?

È quando decide di andare da Starbucks per un caffè che incontra Laurel, una donna apparentemente sciatta nel modo di vestire, ma molto affascinante di aspetto. Aidan ne è subito incuriosito, e in tutti i modi cerca di abbordarla insistendo perché lei gli lasci il suo numero. Ma Laurel non si rivela un tipo tanto facile, anzi, dimostra di sapergli tener testa a dovere rimbeccandolo ogni volta ad ogni sua battuta.
Laurel scopre che lui è così lo scrittore Aidan Tyler, l'uomo che ha scritto il libro che lei aveva tanto trovato assolutamente affascinante. Un particolare di lui l'attira subito: in mano sta reggendo un libro, un romanzo rosa per la precisione, e subito iniziano a scambiarsi idee e pareri riguardo al suddetto genere trovandosi praticamente in continuo disaccordo. Aidan rivela di disprezzare il genere, nonostante non abbia ancora letto mezza pagina, scaturendo un certo fastidio nella giovane donna poco più che trentenne, che davvero non si capacita di come un uomo di quel genere possa aver scritto un libro tanto intelligente.

Ma è proprio il giorno dell'intervista che Aidan fa una scoperta sconvolgente: la tanto acclamata Delilah Dee non è altri che Laurel, sotto pseudonimo.
I due saranno subito come cane e gatto. Aidan non riesce a nascondere il suo orgoglio ferito per esser stato raggirato da Laurel quando si erano conosciuti per la prima volta da Starbucks senza che lei rivelasse la sua vera identità, e oltre questo non riesce a nascondere il suo disgusto verso quel genere letterario che lei si ostina a proteggere. Invece Laurel non riesce a nascondere la sua avversione verso quell'uomo sfacciato e pieno di sé.
Nell'impeto dei litigi Laurel gli lancia una sfida: visto che si vanta di essere uno scrittore troppo bravo per accostarsi da quella roba da femminucce indifese e depresse (come lui sostiene) che ci provi allora a scriverne uno!
Aidan un po' riluttante accetta la sfida e da quel momento diventa guerra aperta.

Ho letto questo romanzo praticamente in un giorno (tra un impegno e l'altro), la storia è assolutamente scorrevole e ogni capitolo tira l'altro.
I capitoli si alternano tra il punto di vista di Aidan e quello di Laurel, in un perfetto mix di ironia introspettiva (e non) e dialoghi provocanti e agguerriti.
La parte divertente inizia quando Aidan si convince che l'unico modo per trovare la giusta ispirazione è stare praticamente sempre appiccicato a Laurel come una zecca, la quale ovviamente cerca in tutti i modi di evitarlo come la peste ma con evidente insuccesso.
Laurel dal canto suo riesce a concentrarsi soltanto nella calma e nell'ordine che regna nella sua casa e con Aidan sempre tra i piedi diventa difficile per lei scrivere qualcosa di decente. Per la prima volta Laurel scopre cosa significa avere un blocco, in quanto vorrebbe cercare di dare una svolta ai suoi romanzi portando qualcosa di nuovo e più "realistico" al posto dei soliti cliché con uomini biondi, glabri e bellissimi, e scene romantiche piuttosto piatte.
Di tanto in tanto i due inviano qualche capitolo a Norman e presto si scopre che entrambi stanno scrivendo lo stesso romanzo, solo visto da due punti di vista diversi e ovviamente con nomi diversi. Ciò li costringe a dover per forza collaborare e condividere esperienze. Esperienze che si riveleranno presto molto "pericolose"...

Non vi dirò di più, perché voglio farvi morire di curiosità e invitarvi davvero ad accostarvi a questo romanzo ;)

Ho trovato la trama decisamente interessante, specie perché aiuta a comprendere anche alcuni lati del mondo editoriale.
Questo romanzo vuole inoltre essere un chiaro messaggio a tutti coloro che considerano il rosa un genere di poco valore.
Lo stile dell'autrice è semplice, diretto. Ogni singola emozione e riflessione emergono in modo quasi palpabile.
Anche i personaggi secondari svolgono un ruolo importante nella trama, senza i quali i due protagonisti avrebbero serie difficoltà di crescita all'interno del loro ambiente.

CONCLUSIONI
È veramente difficile per me trovare dei punti in sfavore in questo romanzo, perché oggettivamente (pur sforzandomi) non ne ho trovati.
Certo il rapporto tra i due personaggi per alcuni potrebbe sembrare troppo scontato, e su questo non posso che darvi ragione. Ma assolutamente non posso dire che, nonostante sia molto simile a tutti gli altri romanzi di Anna, non funzioni! La trama come dicevo è molto interessante, e fa venire voglia di scoprire come andrà a finire capitolo per capitolo.
Il finale non è poi così scontato, e a dire il vero mi ha lasciato piacevolmente sorpresa.

Consiglio questo romanzo agli appassionati del genere, a chi ama le sfide e le relazioni un po' combattute. A chi non considera la bellezza al primo posto, ma che ricerca piuttosto la bellezza interiore in una persona. A chi è un po' femminista, ma che nonostante tutto e comunque trova sempre un valido motivo per amare al di là dei difetti.
A chi preferisce combattere per raggiungere i propri obbiettivi e realizzare i propri sogni piuttosto che arrendersi e soccombere davanti alle difficoltà della vita.

LA COVER
Onestamente non ho mai ben compreso il motivo dell'immagine usata per la copertina di questo romanzo, per quanto mi sia sforzata.
Le bande bianco-nere potrebbero essere un rimando al conflitto tra i due protagonisti: il bianco e il nero due non-colori (per questo motivo con qualcosa in comune), ma al tempo stesso contrastanti. Il libro che viene tenuto in mano dalla donna nella foto invece rappresenta i libri di Laurel, tutti infatti con copertine rigorosamente di colore rosa (colore che per ironia della sorte lei non sopporta), o comunque il genere di libro oggetto dell'intera trama.
La donna fotografata invece fa sembrare che la protagonista in questione sia una donna bionda, quando invece è mora! Ragion per cui, a primo impatto fa passare un messaggio decisamente poco chiaro sull'identità dei protagonisti... potrà sembrare una sottigliezza, ma è un dettaglio che secondo me non andava trascurato assolutamente.

VOTO CONCLUSIVO
Giungiamo quindi al verdetto finale, che al fronte di quanto detto finora non può che essere:


PASSION RATE



Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e che abbiate trovato interessante questa lettura.
Per quanto riguarda la Reading Challenge a tema Hogwarts, ci rivediamo tra qualche settimana con le letture previste dagli obbiettivi di Febbraio.
Restate connessi per tutti gli aggiornamenti e buona domenica a tutti!! ♥♥♥

--Nocturnia--




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